Paranormale

Sylvia Browne e Coronavirus: Spuntano nuove predizioni

[Aggioramento] Qui le statistiche IN TEMPO REALE dell’infezione da Covid-19 in Italia e nel mondo. Contagi, decessi e guariti.

La sensitiva Sylvia Browne, nel suo libro del 2008 “End of Days” preannunciò che intorno al 2020, una malattia respiratoria si sarebbe diffusa in tutto il mondo. Vero. Verissimo, nessuna taroccatura. L’ha scritto davvero.

Tuttavia, sarebbe il caso di chiedersi se, per caso, questa “previsione” di Browne sia stata più un colpo di fortuna, considerando che il libro è stato scritto dopo l’epidemia di SARS. Inoltre, è ancora da verificare se altri eventi scritti nel libro sempre in merito a questa previsione, si verificheranno o meno.

Sylvia Browne, morta nel 2013 era diventata “famosa” grazie alle sue affermazioni secondo cui poteva prevedere il futuro e comunicare con gli spiriti. Di contro è stata anche oggetto di critiche per aver offerto false informazioni ai genitori in lutto per la morte dei loro bambini.

Browne, nel suo libro del 2008, ha scritto che una malattia respiratoria si sarebbe diffusa in tutto il mondo nel 2020.

Intorno al 2020 una grave malattia simile alla polmonite si diffonderà in tutto il mondo, attaccando i polmoni e i bronchi e resistendo a tutti i trattamenti noti. Quasi più sconcertante della stessa malattia sarà il fatto che improvvisamente svanirà con la stessa velocità con cui è arrivato, attaccherà di nuovo dieci anni dopo e poi scomparirà completamente.

Sylvia Browne

End Of Days (2008)

Non è del tutto sorprendente che Browne abbia previsto un focolaio internazionale di malattia respiratoria. Solo qualche anno prima della pubblicazione del suo libro, infatti, nel mondo si parlava dell’epidemia di SARS (sindrome respiratoria acuta grave) dei primi anni 2000.

Il termine “grave” si applicherebbe sicuramente ad alcuni casi di COVID-19, la malattia di coronavirus, che è stata mortale per migliaia di pazienti nel 2020. La malattia sembra essere più letale dell’influenza stagionale, sebbene alcuni dei casi rivelino piuttosto lievi o asintomatici.

Infine, definire “sconcertante” questo virus, non è proprio corretto. Sebbene il COVID-19 sia un nuovo ceppo, e per questo motivo non esistono ancora vaccini o trattamenti terapeutici per combatterlo, le infezioni da coronavirus non sono affatto nuove. Ovviamente non esiste ancora alcuna prova che COVID-19 “svanirà improvvisamente”.

Sebbene si possa sostenere che affermare che “una malattia respiratoria si sarebbe diffusa nel mondo nel 2020″ fosse corretto, altri elementi presenti nel libro sono sconosciuti o improbabili. Senza contare poi che “prevedere” un focolaio mondiale di una malattia respiratoria quando uno è già accaduto in passato potrebbe essere più una questione di ipotesi fortunate che di previsione.