Storia

Il disastro di Chernobyl: La Russia parla al mondo dell’incidente

Italia Chernobyl Pravda Aprile 1986

La TASS, il cui acronimo durante il periodo dell’URSS significava Telegrafnoe Agentstvo Sovetskogo Sojuza (in russo: Телеграфное агентство Советского Союза?traslitteratoAgenzia Telegrafica dell’Unione Sovietica), è rimasto attivo fino al 1992.

L’agenzia nacque nel 1925 a Mosca come fusione di diverse agenzie russe e di altri Paesi un tempo parte dell’impero zarista. Essa fu per tutta la sua esistenza la voce ufficiale all’estero dell’Unione Sovietica.

Dispaccio TASS – MOSCA, 6 maggio – Seconda settimana dopo l’incidente alla centrale nucleare di Chernobyl

Come ha scritto oggi il giornale Pravda, la situazione rimane complicata.

Tuttavia, la cosa importante da sottolineare è che la situazione è sotto controllo non solo nei pressi della centrale, ma anche nelle aree vicine.

Il livello di radiazione è diminuito. A Kiev, Chernigov e altre grandi città e piccoli insediamenti l’ambiente viene attentamente monitorato.

Sono state prese ulteriori misure per far fronte agli effetti dell’incidente.

La PRAVDA descrive città deserte

Pubblicando un reportage dei suoi corrispondenti speciali dall’area dell’ incidente, la Pravda scrisse che la “città in cui, fino a pochi giorni prima vivevano e lavoravano 25.000 lavoratori nel settore dell’energia, delle costruzioni, dell’industria chimica e dei porti fluviali era ormai vuota“.

Di tanto in tanto“, raccontava la Pravda, “nelle si vede solo qualche veicolo specializzato nel monitoraggio delle radiazioni

Si racconta di un’atmosfera spettrale dove il silenzio irreale è rotto solo dal suono dei motori delle autovetture che trasportavano avanti e dietro gli specialisti incaricati di valutare i danni alla centrale nucleare.

Gli eroici pompieri


Un’esplosione ha distrutto elementi strutturali dell’edificio che ospitava il reattore. È successo di notte. Dopo l’esplosione il rivestimento della sala macchine ha preso fuoco

“I pompieri che sono intervenuti a combattere l’incendio rimanevano con i loro stivali bloccati nel bitume che si scioglieva a causa delle alte temperature”.

“La fuliggine rendeva difficile respirare, ma gli uomini, coraggiosi e audaci, continuavano a combattere indomiti le fiamme. Secondo l’opinione degli specialisti, l’eroica azione di questi pompieri ha limitato notevolmente l’entità dell’incidente”.

Il pericolo radiazioni

La radioattività si è parzialmente scaricata verso l’alto e quindi è iniziato un incendio all’interno del reattore. C’è da sapere che si tratta di un incendio estremamente difficile da spegnere, poiché è impossibile utilizzare acqua o sostanze chimiche. A causa delle alte temperature, queste evaporerebbero istantaneamente entrando nell’atmosfera. Una situazione complicata ed estremamente difficile da gestire“.

“Niente Panico. Va detto al merito di migliaia di persone che lavorano alla centrale e che vivono nelle vicinanze che non c’è stata alcuna scena di panico generale. Quelle poche persone spaventate hanno ritrovato subito la calma grazie anche al resto dalla popolazione che si è radunata in strada.”

Una stoccata all’occidente

Alcune agenzie di stampa occidentali e molte trasmissioni radiofoniche”, ha continuato Pravda, “hanno tentato di seminare il panico, parlando di migliaia di persone morte, di un’esplosione nucleare e di una massiccia dose di radiazioni in grado di colpire quasi l’intero territorio europeo“.

In Russia questi rapporti sollevano tante perplessità, per non dire altro: cosa ci può essere di più vergognoso che gongolare per il problema che si è verificato?

Solidarietà agli sfollati

Le misure per garantire la sicurezza della popolazione e per tenere sotto controllo ciò che era accaduto sono state prese molto rapidamente. L’evacuazione è stata condotta in modo rigoroso e organizzato. Si è impiegato solo quattro ore per preparare la popolazione ed evacuarla dall’insediamento vicino alla centrale nucleare. La popolazione si è trasferita nei distretti vicini, assegnata a varie strutture abitative. Sono stati presi accordi per soddisfare le loro esigenze quotidiane. Si sono organizzati il commercio al dettaglio e i servizi medici necessari agli sfollati. I deputati dei soviet rurali assegnano le persone agli alloggi. Si assicurano anche che i loro figli frequentino la scuola. Gli sfollati aiuteranno i residenti locali nel loro lavoro.

Quando la gente di Kiev è venuta a conoscenza dell’incidente avvenuto a Chernobyl, molti si sono precipitati sul posto di lavoro, anche se era sabato, per fornire assistenza volontaria“.

I Conducenti di autobus di Kiev hanno accettato di prendere parte all’evacuazione della popolazione dalla zona della stazione. Molti medici a Kiev hanno dato la propria disponibilità agli ospedali cittadini e ai policlinici di offrire la propria assistenza personale alle persone colpite”.

Nonostante la complessità della situazione causata dall’incidente alla quarta unità di generazione di energia, non si sono registrati disordini ne durante l’emergenza ne ora

Questo è quanto la PRAVDA scriveva qualche giorno dopo l’incidente.