Storia

Sei particolari che la Serie TV Chernobyl non ha raccontato

La ricostruzione dei fatti nella serie Tv Sky “Chernobyl” è stata molto dettagliata. Sono state utilizzate le autovetture corrette che giravano nelle strade dell’Unione Sovietica in quel tempo, con annesse targhe ricostruite in maniera precisa. Probabilmente le targhe delle automobili nelle serie Tv sono una delle ultime cose che risaltano all’occhio dello spettatore ma in Chernobyl anche questo particolare è stato tenuto in considerazione. Sono stati utilizzati elicotteri di fabbricazione russa e addirittura è stato utilizzato il giusto suono per lo squillo del telefono. I telefoni dell’Unione Sovietica avevano quel preciso suono. Addirittura anche le montature degli occhiali, in plastica, grandi e bruttine, sono state ricreate alla perfezione. Tuttavia, la Serie ha mancato alcuni particolari che sarebbe stato invece interessante raccontare.

1. Musica Classica Alla Radio

Радиоточка: Una FILODIFFUSIONE per ascoltare la radio in casa

In quesi tutti gli appartamenti dell’Unione Sovietica, accanto alle prese della corrente si trovavano anche delle prese per la radio: Радиоточка (Radiotochka). Non era fondamentale avere una linea telefonica in casa, ma il Governo ti assicurava di avere una Linea Radio in casa. Del tutto simili a prese telefoniche, erano il punto di arrivo della filodiffusione della radio. Per avere accesso a questa filodiffusione, era necessario acquistare una radio (non di quelle con l’antenna alle quali siamo abituati) che andavano poi collegate nell’apposita presa. Queste radio avevano generalmente un solo canale. I programmi radio erano sia musicali che di informazione e giungevano direttamente da Mosca o dalla propria zona di appartenenza. Tutti i Mass-Media ai tempi erano in mano al regime. Nessuno poteva produrre notizie da solo e quindi tutto doveva arrivare da Mosca. Quando nell’Unione Sovietica accadeva qualcosa di molto negativo, Mosca interrompeva tutte le trasmissioni della radio cominciando a trasmettere solo musica classica. A quei tempi, dunque, era davvero un cattivo segno se accendendo la radio ascoltavi musica classica. Negli anni ’80 Musica classica era stata ad esempio trasmessa nel 1982 quando Leonid Il’ič Brežnev, Segretario generale del PCUS morì così come i suoi successori Jurij Vladimirovič Andropov e Konstantin Ustinovič Černenko. Trasmisero musica classica per ore prima di annunciare la morte dei Leader. Quel Sabato 26 Aprile, la radio cominciò a trasmettere musica classica nel pomeriggio anche se l’incidente si era verificato all’1.23 del mattino. Nessuno sapeva perché la radio stesse trasmettendo musica classica ma la trasmissione regolare era stata interrotta nell’intera Unione Sovietica, non solo nell’area di Pryp”jat’ dove aveva sede la centrale di Chernobyl. La popolazione si interrogava su cosa fosse successo, giravano voci ed ipotesi ma nulla di concreto. Era improbabile la morte di Michail Gorbačëv perché era ancora giovane all’epoca. La gente brancolava nel buio e solo quelli più vicini alla zona, come ad esempio i cittadini di Kiev avevano avuto qualche soffiata circa un grosso incidente presso la centrale nucleare.

2. La “voce del nemico”

Le trasmissioni in onde corte arrivavano fino in Russia

Molti cittadini vennero a sapere di quanto grave fosse stato l’incidente non dal Partito Comunista ma da quelli che erano considerati dai russi nemici del popolo. In piena guerra fredda, la Russia definiva le trasmissioni radio provenienti dagli USA, Inghilterra e Germania Ovest come “Voce del Nemico”. Captare una di quelle trasmissioni era comunque difficile perché il Partito Comunista disturbava il segnale di quelle che, in quanto voci nemiche, erano portatrici di notizie false e propaganda e quindi meritevoli di essere oscurate. La maggior parte delle radio ad onde corte riceveva quindi solo scariche elettriche e rumore. Tuttavia alcune radio di qualità superiore riuscivano a filtrare i disturbi e le voci che arrivavano erano preoccupanti. Ad aumentare le preoccupazioni della popolazione era il fatto che la Radio aveva smesso di suonare musica classica ed aveva annunciato l’incidente alla centrale nucleare rassicurando la popolazione che erano stati presi i dovuti provvedimenti. Punto. Fine dell’informazione. “Le voci del nemico”, invece invitavano il popolo russo a rimanere in casa con le finestre chiuse e possibilmente sigillate, a non consumare cibo fresco ma solo in scatola, a lavare le proprie scarpe ed i propri indumenti, a non sollevare la polvere, ad uscire lo stretto necessario, eccetera.

3. Avvelenamento da iodio

Lo iodio è utilizzato per proteggere la tiroide

Lo iodato di potassio è utilizzato per impedire alla tiroide di assorbire iodio radioattivo. Dopo un disastro nucleare, uno degli elementi più radioattivi è appunto lo iodio. La tiroide utilizza lo iodio per produrre diversi enzimi e se c’è dello iodio radioattivo nell’aria, respirandolo questo finisce in essa portando al cancro. Lo scopo della pillola di iodio è quindi quello di fornire alla ghiandola tutto lo iodo di cui ha bisogno così che quello eventualmente radioattivo non venga assimilato durante la respirazione. Il problema con lo iodio dopo l’incidente di Chernobyl è stato che quando la popolazione è venuta a conoscenza di queste pillole, non sapeva dove procurarsele. Disperata, la gente ha cominciato quindi a bere un disinfettante: la tintura di iodio, molto semplice da reperire. Facile intuire che molti ne rimasero avvelenati fino anche a morire.

4. Dov’è il mio Bus?

L’evacuazione di pripyat

Quando trentasei ore dopo l’incidente fu finalmente presa la decisione di evacuare la città di Pripyat furono impiegati tutti i pullman disponibili nella zona, della quale faceva parte anche la città di Kiev. Proprio a Kiev la mancanza di pullman causò molti disagi nel trasporto pubblico. Solo i tram e la metropolitana erano in funzione. La gente, che non era stata avvisata, si ammassava alle fermate degli autobus aspettando invano che arrivasse il pullman. Tutti gli autisti furono forzati a lavorare all’evacuazione e venti anni dopo morirono tutti. Un solo autista si salvò dalla morte. Quel giorno era infatti in ospedale per un intervento chirurgico. Gli autisti non furono mai calcolati come vittime del disastro

5. La parata del Primo maggio

La parata del Primo maggio a Kiev

Ci sono due importanti festività in Russia: Il primo maggio, festa dei lavoratori ed il nove maggio, festa della vittoria (capitolazione della Germania nella seconda guerra mondiale). Per le condizioni meteorologiche nella capitale Kiev, il giorno del Primo Maggio c’erano le peggiori condizioni possibili per quanto riguarda il pericolo radiazioni. Il vento era girato e spirava proprio dalla direzione di Chernobyl e i livelli di radiazioni, stando a dei rapporti declassificati del KGB, si attestavano tra i 500 ed i 1.200 millirem all’ora. La dose “normale” in natura è di circa 600 millirem in un anno. Se ad esempio foste stati a Kiev a quella parata del Primo Maggio, in un giorno solo avreste assorbito (facendo la media) circa 20 REM in un giorno, non milliRem …. 20 REM. Stando al sito NRC (United States Nuclear Regulatory Commission) la dose massima alla quale si può essere esposti è di soli 5 REM all’anno, lavorando nell’industria del nucleare. Gli ufficiali sovietici decisero di non cancellare la festa per preservare l’immagine del partito comunista esponendo quindi la popolazione a dosi massicce di radiazioni.

6. Non dal mio sommergibile

USS George Washington

Nella Serie TV è raccontato di come il mondo venne a conoscenza del disastro: le forti radiazioni furono rilevate da una centrale nucleare in Svezia .

Le radiazioni, tuttavia, furono rilevate anche dalla Marina Militare Americana, per la precisione in una base navale americana in Scozia, la Holy Loch. Nel porto di Holy Loch, vi erano diversi sommergibili a propulsione nucleare e non appena gli allarmi cominciarono a suonare, la flotta fu fatta uscire dal porto ed immergere nel mare per i dovuti controlli. I controlli naturalmente diedero risultati negativi, non c’era nessuna perdita ne dal loro arsenale ne dai loro sommergibili.