Arte & Design

20 inquietanti oggetti conservati nei musei

I musei sono luoghi di cultura ma talvolta ospitano i manufatti più inspiegabili e raccapriccianti del mondo. A volte però, le storie che fanno da sfondo a questi oggetti da collezione, sono più inquietanti del manufatto stesso.

C’è il Pitt Rivers Museum, a Oxford, in Inghilterra, che ha dedicato un’intera sala a teste rimpicciolite. Poi, c’è il Museo Meguro Parassitologico di Tokyo, in Giappone, dove sono esposti 300 rari microscopici insetti e parassiti.

Che dire del Museo falloologico islandese? È esattamente quello che sembra, una collezione di peni di animali conservati in barattoli.

Ma uno tra i più famosi musei di stranezze c’è senza dubbio il Mütter Museum di Filadelfia.

Fondato dal chirurgo americano Thomas Mütter nel 1863, il museo ospita una serie di campioni medici che originariamente includevano le anomalie più sconcertanti capitate a Mütter e dai suoi colleghi. Oggi, il museo ospita oltre 25.000 esemplari, tra cui pezzi del famoso cervello di Albert Einstein.

Oggetti infestati

Gli impiegati del Prince Edward Island Museum sono perfettamente consapevoli di conservare una pecora giocattolo con ruote, vecchia di quasi 200 anni che sembra muoversi da solo.

C’è un libro, anch’esso di 200 anni, rilegato con la pelle di un assassino inglese. In effetti, a quanto pare, rilegare libri con pelle dei criminali era pratica comune tra i superstiziosi nell’Inghilterra del XIX secolo. Questi libri erano considerati misteriosi talismani o esercizi di vendetta.

Mani, teste ed altre parti recise

Un museo nel Wisconsin ospita la testa mozzata di Peter Kürten, un serial killer tedesco degli anni ’30 noto come “Vampire of Düsseldorf“. Chiamato anche “il re dei pervertiti sessuali“, Kürten uccise indiscriminatamente e si dedicò persino al cannibalismo.

Fu arrestato cinque volte diverse prima di essere finalmente catturato e processato. Kürten ha confessato di aver commesso fino a 68 crimini, inclusi 10 omicidi e 31 tentati omicidi. racconta di aver bevuto anche il sangue delle sue vittime, una volta bevendo così tanto da vomitatare Fu condannato alla ghigliottina, dopo di che la sua testa fu tagliata in due per essere studiata e poi mummificata.

Nel frattempo, il Tot Zover Museum di Amsterdam presenta un “bouquet di capelli” del IX secolo fatto di vere trecce di capelli umani dei parenti defunti del suo proprietario originale.

Al Museo islandese della stregoneria, i visitatori possono vedere un paio di “necro-pantaloni” fatti con la pelle di un morto. I pantaloni dovevano essere un talismano per evocare magicamente più soldi. Tuttavia c’era bisogno del consenso del morituro per poter essere realizzati.

Al Museo Mütter, i visitatori possono godere della vista di una collana ricavata da verruche genitali.

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