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All’inizio il siero è partito con un furgone a -70°

All’inizio il siero è partito con un furgone a -70° , e ora invece può essere inoculato anche in spiaggia a +40° … miracoli della scienzah!!!

Questo è quanto apparso sui social networks per “prendere in giro quelli che credono nel sistema dei vaccini”. La frase vuole sottolineare il controsenso di qualcosa che vuole con ogni evidenza essere scientifica e che invece si contraddice in modo piuttosto banale.

All’inizio il siero è partito con un furgone a -70°

Vero, ma solo per lunghi periodi. Una fiala di vaccino, intatta può essere conservata fino a sei mesi a temperature che vanno dai -90° ai -60°. Si tratta però solo di una primissima fase, quando la destinazione finale e la distribuzione sono ancora piuttosto lontane.

In una seconda fase, la temperatura può essere aumentata. La conservazione del vaccino può avvenire a temperature “meno polari” tra i 2° e gli 8° ma per un periodo di tempo inferiore: fino a cinque giorni.

… e ora invece può essere inoculato anche in spiaggia a +40°

Se sussistono tutte le condizioni necessarie per la sicurezza del paziente, perché no?

A temperature superiori a 30 gradi centigradi, una fiala di vaccino anti-covid può durare fino a due ore.

I vaccini mRNA

I vaccini a mRNA come Pfizer e Moderna hanno bisogno di temperature più rigide di conservazione proprio perché la struttura dell’RNA è più fragile. Naturalmente il vaccino verrà scongelato prima dell’inoculazione. Il vaccino Pfizer può essere conservato in un normale frigorifero solo per circa 5 giorni prima che l’mRNA inizi a degradarsi, mentre il vaccino Moderna rimane stabile per circa 30 giorni in frigorifero.

Le fiale dovranno essere scongelate strategicamente e le dosi somministrate in modo tempestivo per ridurre la possibilità che una fiala rimanga in frigorifero per troppo tempo.

Al contrario, un semplice vaccino antinfluenzale può essere conservato per mesi in frigoriferi in fiale monodose, facilitandone la distribuzione.

Il vaccino sviluppato da Johnson & Johnson, è differente e non si basa sull’mRNA e non deve quindi affrontare queste sfide legate alla temperatura.

Una seconda generazione di vaccini a mRNA è in fase di svilupo e questa prossima generazione supererà con ogni probabilità la sfida della conservazione a freddo.