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Perché aprire una bottiglia con la spada?

aprire una bottiglia con la spada

Con tanti utensili comodi e alla portata di tutti, perché aprire una bottiglia con la spada? In realtà non si tratta di una bottiglia qualunque e quella che vedete sui social non è neanche una spada. La bottiglia in questione è in effetti una bottiglia di champagne e la spada è in realtà una sciabola.

Sabrage

L’arte di aprire bottiglie di champagne con la sciabola ha un nome ben preciso. È francese e questa particolare azione, che molti ritengono un virtuosismo, si chiama sabrage: l’arte di aprire lo Champagne con la spada.

Le origini di questa pratica sono molto controverse, ma la maggior parte degli appassionati concorda sul fatto che sia nata e resa popolare in Francia durante le guerre napoleoniche dei primi anni del 1800. La storia più citata è che gli ussari francesi, i cavalieri di Napoleone notoriamente armati di sciabola, furono i primi a farlo. Napoleone era egli stesso un grande consumatore ed estimatore di Champagne, essendo molto amico di Jean-Rémy erede della casa Moët Champagne. Si racconta che Napoleone era solito fare delle deviazioni verso la regione dello Champagne mentre si recava in battaglia. C’è anche una leggenda che narra che, dopo aver riconquistato dal dominio russo la città di Reims nel 1814, gli ussari francesi celebrarono la loro vittoria presso le cantine di Barbe-Nicole Clicquot, la famosa veuve (vedova) di Clicquot. Per impressionare la ricca 36enne, gli ussari si divertivano ad aprire (a sciabolare le bottiglie) mentre cavalcavano.

Tra l’altro i francesi sono molto attaccati a questa pratica. Se vuoi far arrabbiare un francese, chiedi di quella strampalata teoria secondo la quale è stato l’esercito invasore di un’altra nazione (i prussiani della Baviera o i cosacchi delle steppe russe) – a inventare l’arte del sabrage.

Teorie Alternative

Nel loro libro “Champagne”, gli autori Don e Petie Kladstrup raccontano che nel 1814, ben prima che i francesi riprendessero Reims, le truppe prussiane irruppero nella cantina di Adolphe Jacquesson, un altro cognome che sarà familiare agli intenditori di Champagne.  Jacquesson aveva tappato molti dei tappi di sughero delle sue bottiglie con una sorta di gabbia di filo metallico, proprio come accade oggi. Questa pratica, però all’epoca non era affatto comune. Anzi, a quel tempo i tappi dello Champagne erano fissati con cera e spago. Infastiditi da questa complicata chiusura, i bavaresi spezzarono semplicemente il collo delle bottiglie per bere il loro contenuto.

La Scienza del Sabrage

La scienza dietro la sciabolata è interessante quanto la sua storia. Molto ha a che fare con la natura del vetro, un solido che ancora oggi riesce a confondere chimici e fisici. Il vetro è un solido amorfo non cristallino che risulta intrinsecamente instabile. E a causa della sua struttura molecolare, il vetro è anche fragile, il che significa che quando una bottiglia di vetro possiede una pressione dall’interno (come quella dello champagne) basta solo la più piccola frattura e poi, boom, la crepa si propagherà. La struttura chimica del vetro e la pressione del suo contenuto creano dunque una scissione quasi istantanea.

Proprio per questo non hai bisogno di un oggetto appuntito per sciabolare. È infatti meglio fare lo sabrage con il lato smussato della sciabola piuttosto che con il lato affilato. In effetti sarebbe possibile sciabolare una bottiglia di champagne anche con altri oggetti.

Con una Sciabolata è meglio!

Sebbene ci siano enologi che affermano di aver sciabolato centinaia di bottiglie, con i più svariati oggetti come un coltello da burro, la base di un bicchiere di cristallo e persino un vecchio iPhone 5,  la sciabola è rimane l’opzione più semplice e pratica.

Come Sciabolare una Bottiglia

Vi siete mai chiesti come si faccia ad aprire una bottiglia di champagne con una spada (o meglio con una sciabola)?

Prima di provarci, tenete bene a mente che una sciabola è pericolosa. Sarà superfluo dirlo, ma la prudenza non è mai troppa.

Prima di aprire uno champagne con la spada, tieni presente che:

  • Se sei troppo brillo per guidare, sei troppo brillo per sciabolare.
  • Mai sciabolare in una zona affollata. Trova un’area sicura, magari all’aperto e punta il tappo lontano da amici, animali domestici e oggetti fragili. Se il colpo sarà buono, il tappo volerà fino anche a 10 metri di distanza.
  • NON bere MAI direttamente da una bottiglia sciabolata e non riporre una bottiglia sciabolata in un secchiello del ghiaccio o in un frigorifero. Qualcuno potrebbe tagliarsi. Anche se collo di una bottiglia aperta con la sciabola si romperà in modo netto è sempre meglio essere prudenti con un vetro affilato e rotto.

Punto Primo: scegli un vino adatto alla sciabola. 

Il vino deve essere frizzante: è l’energia presente all’interno della bottiglia che fa funzionare lo Sabrage. Avrai più fortuna con lo Champagne o un vino méthode traditionalnelle che con qualcosa di solo leggermente frizzante . La bottiglia può avere un tappo a corona in stile birra o il più tradizionale tappo e gabbia, purché ci sia un labbro, o “annulus”.

Punto Secondo: scegli il tuo attrezzo per sciabolare. 

La parte non tagliente di un coltello da chef può essere un buon punto di partenza.

Punto Terzo: raffredda il vino in modo che sia davvero freddo

La temperatura ideale è tra i due e i tre gradi celsius. Se per raffreddare la bottiglia stai usando un bagno di ghiaccio, assicurati di raffreddarla a testa in giù per un po’, in modo che il collo diventi molto freddo. Una delle cause principali delle tante brutte figure viste sui social, quando cioè il collo non si rompe mai o la bottiglia si rompe completamente, il più delle volte è perché la bottiglia è troppo calda. Altro consiglio molto importante: non agitare mai la bottiglia.

Punto Quarto: se la bottiglia ha della stagnola o una gabbia sopra il tappo, rimuovi entrambi. 

Tieni la bottiglia con la mano non dominante. Se sei destrorso, mantieni la bottiglia con la sinistra. Mentre, se sei mancino, con la destra. Se la bottiglia ha una fossetta dentellata sul fondo della bottiglia, infilaci il pollice e tieni la bottiglia più in alto con le altre quattro dita.

Punto Quinto: ogni bottiglia di vino ha una “giuntura”

Questa giuntura corre per tutta la lunghezza della bottiglia. Trova la giuntura della bottiglia e assicurati che sia rivolta verso l’alto. Questa è la tua pista che ti condurrà al punto di impatto della lama.

Punto Sesto: è il momento della sciabola! 

La cosa più importante da ricordare è che sciabolare non è un lavoro di forza, ma di fino!. Grazie alla fisica, è possibile letteralmente sciabolare con un coltello da burro. Appoggia la sciabola nella parte superiore dell’etichetta, sulla cucitura, con un angolo compreso tra 30 e 45 gradi. Con un movimento fluido e sicuro, fai scorrere la sciabola lungo il collo lungo la cucitura verso il tappo. Il punto in cui la cucitura si collega all’anello è strutturalmente la parte più debole della bottiglia. Quando la sciabola colpisce quel punto, la parte superiore dovrebbe volare via.