Vita e Amore

Chi era il VERO San Valentino? I molti miti dietro il Santo dell’Amore.

Chi era San Valentino?

Chi non crede nell’Ammore pensa e dice che .. “San Valentino, la festa di ogni cretino che crede di essere amato e, invece, rimane fregato“. Ma c’è ben più di una frase o una tradizione nel giorno del 14 febbraio.

Con una rapida ricerca su Internet si trovano molte storie sui tanti “San Valentino”. Un San Valentino era presumibilmente un prete romano che nel terzo secolo ha celebrato matrimoni in gran segreto, contro i desideri delle autorità. Un volta scoperto, fu incarcerato nella casa di un nobile, e li guarì la figlia cieca del suo rapitore, facendo convertire l’intera famiglia al cristianesimo. Questa bravata però gli costò la vita. Prima di essere torturato e decapitato il 14 febbraio, pare abbia inviato alla ragazza una lettera firmata “Tuo Valentino”.

La figura però secondo altri racconti, apparterrebbe al vescovo di Terni, Valentino. Anche per lui si parla della celebrazione matrimoni segreti, martirio e decapitazione il giorno del 14 febbraio.

C’è poi chi smonta del tutto queste ipotesi romantiche. Secondo gli studiosi, infatti, il giorno di San Valentino è stato associato all’amore solo nel tardo Medioevo, grazie al poeta inglese Geoffrey Chaucer.

«Le due storie più accreditate ossia, il vescovo e il sacerdote, sono così simili che sollevano molti dubbi», afferma Bruce Forbes, professore di studi religiosi al Morningside College nello Iowa.

Ci sono stati molti martiri di nome Valentino

Nell’antica Roma il nome “Valentino” era molto comune tanto che ci sono almeno cinquanta diversi santi con quel nome. I primi resoconti dei due San Valentino morti il 14 febbraio, arrivano dai primo del 500. Entrambi avrebbero guarito un bambino durante la prigionia , ed entrambi avrebbero convertito al cristianesimo tutta la famiglia. Per di più tutti e due sarebbero stati giustiziati lo stesso giorno dell’anno.

Le prove storiche sono così imprecise che non è chiaro se la storia è iniziata con un santo che poi sono diventati due o se i biografi di uno, hanno preso in prestito i dettagli dall’altro. Addirittura ci sono dubbi sulla loro reale esistenza!

C’è anche da dire che le tragiche vicende occorse ai due San Valentino sono storie tipiche del martirio. In queste storie si mettono in risalti i miracoli dei santi e le loro tragiche morti, ma non contengono una parola su ipotetiche vicende romantiche.

Da Lupercalia a San Valentino

Si è ipotizzato che il giorno di San Valentino sia associato allo sforzo cristiano per sostituire l’antica festa di Lupercalia, che i romani celebravano il 15 febbraio. Moderne ricostruzioni dipingono Lupercalia come una festa particolarmente piccante. Le donne scrivevano i loro nomi su tavolette di argilla poi messe in un barattolo e gli uomini pescavano a sorte per formare una coppia e fare sesso.

Ma, ancora una volta, esistono teorie discordanti. Il collegamento più stretto tra Lupercalia e le moderne tradizioni di San Valentino sembra essere che la festa romana coinvolgesse giovani uomini quasi nudi che giravano schiaffeggiando tutti quelli intorno a loro con pezzi di pelle di capra. Secondo Plutarco, alcune giovani donne sposate credevano che essere colpiti da quelle pelli di capra favorisse il concepimento ed un parto senza problemi.

Il collegamento tra amore e 14 febbraio deriva da una poesia

Tra il 1370 ed il 1380, Geoffrey Chaucer scrisse una poesia chiamata “Il Parlamento degli uccelli” che contiene questa frase: “Era il giorno di San Valentino, quando ogni uccello viene a scegliere la sua compagna”.

In quel periodo l’Europa viveva un insieme di idee romantiche. Chaucer e altri scrittori del suo tempo celebravano storie d’amore tra cavalieri e nobili donne che non potevano mai sposarsi (spesso perché quest’ultima era già sposata) creando intrecci narrativi tra desideri ed ostacoli che, tra l’altro, ancora oggi si trovano nelle nostre commedie romantiche.

Nel 1400, i nobili ispirati da Chaucer cominciarono a scrivere poesie (conosciute come “San Valentino”) per le loro amate. Fu solo a questo punto che si iniziò a collegare il giorno di San Valentino al romanticismo.

Ma c’è un colpo di scena anche in questa visione dei fatti. Secondo Henry Kelly, professore di letteratura medievale e rinascimentale presso la UCLA, quando Chaucer ha scritto “del giorno in cui ogni uccello sceglie una compagna“, è probabile che non si riferisse al 14 febbraio. Kelly sostiene che forse Chaucer si riferiva al 3 maggio, un giorno in cui si celebra uno dei tanti altri San Valentino. Dopotutto, l’Inghilterra è ancora molto fredda a metà febbraio.

Secondo Kelly, Chaucer stava cercando un modo per celebrare il fidanzamento di re Riccardo II con Anna di Boemia avvenuto il 3 maggio e scoprì che era il giorno dedicato a San Valentino di Genova. Tuttavia, poiché i suoi contemporanei avevano più familiarità con il giorno di San Valentino del 14 febbraio, la data si legò indissolubilmente all’amore.