Scienza & Natura

L’energia di un arma nucleare

L'energia di un arma nucleare

Una delle differenze fondamentali tra un’esplosione nucleare e un’esplosione convenzionale è appunto l’energia che in un arma nucleare è molto più alta. Le esplosioni nucleari possono infatti essere molte migliaia (o milioni) di volte più potenti delle più grandi detonazioni convenzionali. Entrambi i tipi di armi si basano sulla forza distruttiva dell’esplosione o dell’onda d’urto. Tuttavia, le temperature raggiunte in un’esplosione nucleare sono molto più elevate rispetto a un’esplosione convenzionale e gran parte dell’energia in un’esplosione nucleare viene emessa sotto forma di luce e calore, generalmente indicati come energia termica. Questa energia è in grado di provocare ustioni cutanee e di appiccare incendi a distanze considerevoli. Le esplosioni nucleari sono anche accompagnate da varie forme di radiazioni, che pur durando solo pochi secondi rimangono pericolose per un lungo periodo di tempo.

Circa l’85 per cento dell’energia di un’arma nucleare produce esplosioni d’aria e energia termica (calore). Il restante 15 per cento dell’energia viene rilasciato sotto forma di vari tipi di radiazioni nucleari. Di questo, il 5 per cento costituisce la radiazione nucleare iniziale, definita come quella prodotta entro un minuto circa dall’esplosione. Si tratta principalmente raggi gamma e neutroni. L’ultimo 10 per cento dell’energia di fissione totale rappresenta quella della radiazione nucleare residua (o ritardata), che viene emessa in un periodo di tempo. Ciò è in gran parte dovuto alla radioattività dei prodotti di fissione presenti nei residui delle armi, o detriti, e alle ricadute dopo l’esplosione.

Il Rendimento di un’arma nucleare

La “resa” di un’arma nucleare è la quantità di energia esplosiva che può produrre. La resa è data in termini di quantità di TNT che genererebbe la stessa quantità di energia quando esplode. Dobbiamo quindi chiederci di quanto TNT abbiamo bisogno per raggiungere la stessa energia di una bomba atomica.