Curiosità

La Parola OK

La Parola OK

Probabilmente la parola “OK” è la più popolare al mondo. Oltre all’inglese, la parola OK è usata regolarmente in moltre altre lingue, tra le quali l’italiano, lo spagnolo ed il russo. Nonostante la sua popolarità, però, quasi nessuno conosce le origini della parola OK.

OK: Una Parola Famosa dal 1830

All’inizio del XIX secolo, l’introduzione di nuove tecnologie di stampa ridusse di molto il costo di pubblicazione di un quotidiano. Di conseguenza nacquero moltissimi nuovi e poco costosi quotidiani chiamati Penny Press. Per attirare lettori, questi giornali economici di città come New York, Filadelfia e Boston incudevano al loro interno, oltre che notizie dirette, interpretazioni pezzi satirici sugli ultimi scandali politici, e argomenti popolari.

E proprio come un antenato del moderno Internet, questi vivaci penny papers hanno dato vita a un nuovo modo di scrivere e, infine, a un nuovo modo di parlare.

La moda delle abbreviazioni

A partire dall’estate del 1838, a Boston cominciò a svilupparsi la tendenza ad abbreviare le parole. Si può dire che abbreviare le parole era la moda del momento.

  • OFM – Our First Men (“i nostri primi uomini”)
  • WOOOFC – With One Of Our First Citizens (“con uno dei nostri primi cittadini”)
  • RTBS – Remains To Be Seen (“resta da vedere”)
  • DLEC – So Let ‘Em Come” (“lasciali venire”)
  • GTDHD – Give The Devil His Due (“rendi al diavolo ciò che gli è dovuto”)
  • WYG – Will You Go? (“andrai?”)

A New York City non la presero esattamente bene quando questa nuova lingua arrivò nel 1939:

Questa specie di stenografia parlata sta diventando di uso molto generale tra fannulloni e gentiluomini dotati di fantasia.

Evening Tattler di New York

Anche le parole con errori di ortografia erano divertenti

Oltre a questa strana mania delle abbreviazioni, gli americani del XIX secolo pensavano che fosse davvero divertente sbagliare di proposito le cose.

Ad esempio, lo scrittore di fumetti George W. Arnold, sotto lo pseudonimo di “Joe Strickland” scriveva lettere di un immaginario viaggiatore alla sua famiglia commettendo banali (ma gravi) errori di ortografia:

when I got here tha axt me if I was evver in Turky before. no ses I. but i’ve had a darn menny turkeys in me

Joe Strickland

In questo caso, l’inglese corretto sarebbe dovuto essere: “when I got here, they asked me if I was ever in Turky, before. No I said, but I’ve had a darn turkey in me”

I due stili si incontrano

Quindi, verso la fine degli anni 1830, la tendenza degli errori di ortografia si è combinata con la mania delle abbreviazioni per produrre altre abbreviazioni ortograficamente sbagliate ma con pronuncia simile:

  • KG utilizzato per “no go” – non andare (come se si scrivesse “know go”)
  • KY utilizzato per “no use” – non usarlo (come se si scrivesse “know yuse”)
  • OW per “All Right” – va bene (come se si scrivesse “oll wright”)

Oggi nessuno usa più espressioni quali KG o OW, ma è stato proprio per questi stupidi giochi di parole se oggi abbiamo questa famosa sigla di due lettere che tanto utilizziamo in tutto il mondo.

La Nascita della parola OK

Nella primavera del 1839, Charles Gordon Greene, editore del Morning Post di Boston, Charles Gordon Greene, era impegnato in un batti e ribatti di insulti ed illazioni con i redattori della concorrente Providence Journal del Rhode Island. Il contendere tra Greene e il Providence Journal era una serie di articoli che questi ultimi avevano scritto per prendere in giro un gruppo di cittadini semi-satirici di Boston chiamato Anti-Bell-Ringing Society (o ABRS), di cui lo stesso Greene era membro.

Dopo le prese in giro del giornale di Providence, Greene si è sentito in obbligo di difendere l’ABRS. Così, il 21 marzo 1839, alla fine di un breve paragrafo in difesa dell’ABRS, sul suo Morning Post, Greene stampò le seguenti parole: “ok – oll korrect“.

OK !

Ed ecco come è nata la parola più famosa, detta e compresa al mondo! Proprio come era di moda all’epoca, Greene ha usato una variante di OW per “oll wright” – tutto a posto – , utilizzando un nuovo acronimo errato: OK per “oll korrect” – tutto giusto -. Tre giorni dopo che Greene ha presentato la parola OK al mondo intero, gli editori del Providence Journal hanno risposto con un “OK” tutto loro, ma questa e un’altra stora.

Come altri acronimi dell’epoca, quindi, OK era una parola scritta per scherzo all’interno di un articolo dai toni faceti. Ma a differenza di OW o KG, che godettero di breve popolarità negli anni Trenta dell’Ottocento, OK non si è mai estinto.